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ACHILLE PERILLI

(Roma 1927)

(Titoli e immagini delle opere su richiesta)

Nasce a Roma il 28 gennaio 1927.
Fra il 1941 e il 1944 disegna e dipinge frequentando lo studio del pittore Aldo Bandinelli. Fre­quenta il liceo classico, visita i musei, scopre l’arte del ‘900 attraverso gli scritti di Margherita Sarfatti. Con i compagni di scuola, Dorazio e Guerrini, organizza la prima mostra di studenti-pittori ro­mani che si tiene al liceo Giulio Cesare.
Nel 1945 si iscrive alla Facoltà di Lettere.
Con Dorazio, Guerrini, Vespignani, Buratti, Muccini, Maffioletti, fonda il Gruppo Arte Socia­le (GAS); collabora alla nascita e alla redazione delle riviste ” Ariele” (ottobre 1945) e “La Fabbri­ca”, organo del GAS (agosto 1946), delle quali esce un unico numero.
Nel marzo 1946 espone alla mostra del GAS, in ottobre espone alla Mostra premio “La Fabbrica”.
Conosce al Centro Sperimentale di Cinematogra­fia, a cui è iscritto, Angelo Maria RipelIino, dal quale riceve notizie e informazioni sul formalismo ceco e sull’ arte d’avanguardia russa.
Incontra Guttuso e inizia a frequentare il suo stu­dio dove conosce Attardi, Accardi, Consagra, Sanfilippo e Turcato.
Nel 1947 Inizia a frequentare l'” Art Club” dove incontra Prampolini e Severini.
Partecipa alla redazione del manifesto Forma 1 (firmato oltre che da Perilli, da Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo, Turca­to) che viene pubblicato sul primo numero della rivista omonima (15 marzo).
In estate (luglio-agosto) è a Praga per allestire la mostra della Giovane pittura italiana e la Mostra della Resistenza nell’ ambito del I Festival Mondia­le della Gioventù.
In ottobre espone alla prima mostra del gruppo Forma 1 che si tiene nella Galleria Art Club, con dei dipinti che rivelano l’influenza delle opere vi­ste a Praga (nel catalogo il gruppo è presentato da Emilio Villa).
Nel febbraio 1948 realizza, assieme a Dorazio, Guerrini e Manisco, una decorazione astratta al cinema-tea­tro Splendore per il primo concerto jazz. A maggio espone con Guerrini alla Galleria Art Club.
A Parigi conosce Magnel­li, Arp, Pevsner, Picabia, Gabrielle Buffet Pica­bia, Vantongerloo; partecipa al III Salon des Réali­tés Nouvelles. In dicembre partecipa alla mostra del MAC che si tiene alla Li­breria Salto di Milano; entra in rapporto con Sol­dati e Licini.
Nel 1949 partecipa alla mostra di Arte concreta che si tiene alla Galleria Chiurazzi di Roma.
Ad aprile con Dorazio e Guerrini è a Salisburgo al Leopoldskron Student Rest Center dove frequen­ta un seminario per il teatro e allestisce uno spetta­colo progettato e recitato dagli stessi tre artisti. A maggio giungono a Monaco con l’autostop e conoscono alcuni ar­tisti del Bauhaus.
Nel 1950 fonda, con Dorazio e Guerrini, la Libreria-Galle­ria “Age d’Or”; a cura dell’ “Age d’Or” viene pub­blicato il primo quaderno tecnico-informativo d’arte contemporanea “Forma 2”. Il pri­mo e unico numero è un “Omaggio a V. Kandin­skij”.
Nel 1951 gli artisti dell’ “Age d’Or” entrano in rapporto con Ballocco, Burri, Capogrossi e Colla e allesti­scono nei locali della Galleria Origine in Via Au­rora una loro mostra: Tic Tac di Spazio.
Lucio Fontana invita l’ “Age d’Or” a collaborare alla Triennale di Milano: Perilli, Dorazio e Guer­rini realizzano in collaborazione due grandi pittu­re murali, premiate con medaglia d’argento. A Milano incontrano Max Bill che organizza per i tre artisti una mostra a Zurigo.
Nel 1954 realizza un pannello in legno per la X Triennale di Milano.
Nel 1956 la prima mostra personale alla Strozzina di Firenze e nel 1957 espone ad una mostra personale allestita alla Gal­leria La Tartaruga.
Nel 1958 espone tre opere alla Biennale di Venezia; parte­cipa alle mostre di Poesia Visiva organizzate da J.C. Lambert a Düsseldorf e in Polonia.
Nel 1959 espone con un gruppo di dipinti alla Biennale di San Paolo; vince uno dei premi Lissone e il pre­mio Sorelle Fontana. Fonda con Luciano Cattania la casa editrice Grafica.
Nel 1960 vince uno dei premi “Hallmark” e il premio Riz­zarda di Feltre e partecipa alle varie mostre della “Peter Sruyve­sant Collection” .
Nel 1961 espone con una mostra personale a Città del Mes­sico (Galleria Souza); partecipa alle mostre Conti­nuità presentate da G.C. Argan; vince il premio Termoli.
Nel 1962 ha una sala personale alla Biennale di Venezia. Partecipa alla mostra Donner à voir.
Nel 1963 espone con una mostra personale a New York alla Galleria Bonino e nello stesso anno vince il premio Fontana alla Biennale di San Ma­rino.
Partecipa alla mostra L’Art et l’Écriture alla Kunsthalle di Baden Baden e allo Stedelijk Mu­seum di Amsterdam.
Comincia a realizzare una serie di sculture in le­gno dipinto: “Le colonne”.
Nel 1964 espone con una mostra personale al Kunstverein di Freiburg e vin­ce il premio “La Tartaruga”.
Nel 1965 la prima mostra personale a Los AngeIes, alla Galle­ria Felix Landau.
Entra a far parte della Marlborough Galleria d’Arte di Roma presso cui nel 1967 espone in una mostra personale dal titolo Tra­sformazione dello spazio 1965-1967.
Nel 1968 ha una sala personale alla Biennale di Venezia e partecipa assieme a Novelli alle contestazioni contro i mec­canismi espositivi della Biennale chiudendo la sala.
Espone in una mostra personale alla Frankfurter Westend Galerie, galleria con la qua­le lavorerà negli anni successivi realizzando una serie di esposizioni personali.
Nel 1970 espone una serie di opere dal 1961 al 1969 in una mostra personale che si tiene alla Galleria Nazio­nale di Praga. Vince il premio internazionale della II Esposizio­ne internazionale di Rijeka.
Nel 1971 espone ad una serie di mostre personali in Italia e all’estero: alla Galleria Marlborough di Roma; alla Galerie Espace di Amsterdam; alla Frankfur­ter Westend Galerie di Francoforte; alla Jacques Baruch Gallery di Chicago con solo opere grafi­che.
Nel 1972 espone alla Galleria Marlborough di Roma in una mostra personale dal titolo Le inci­sioni 1966-1972.
Nel 1973 espone alle mostre personali alla Marlborough Galerie AG di Zurigo e al Musée des Beaux Arts a La Chaux-de-Fond. Partecipa alla X Quadrien­naIe di Roma.
Nel 1976 partecipa alla mostra Forma 1 che si tiene a Todi (Palazzo del Popolo).
L'anno seguente espone alla mostra personale che si tiene al Palaz­zo dei Diamanti a Ferrara; e alla prima mostra re­trospettiva "Dal 1947 al 1977. Lo spazio della pittu­ra", che si tiene a Trissino.
Nel 1979 espone in una mostra personale alla Galerie d’Art lational di Parigi e in una a Francoforte.
Nel 1984 espone in una mostra retrospettiva degli anni 1969/1984 al Paris Art Center di Parigi dal titolo "Achille Perilli. L’irrazionale geometrico."
Due anni dopo espone alla mostra personale al FIAC/Galerie d’Ari International di Parigi. Partecipa alla mo­stra di Forma 11947/1986 al Museo Civico di Gi­bellina.
Nel 1987/88 espone alle mostre Forma 11947-1987 allestite in Francia (al Musée de Brou di Bourg en Bresse e alla Galerie Municipale d’Art Contemporain di Saint-Priest) e in Germania (alla Mathildenhohe di Darmstadt).
Nel 1989 espone alla mostra "Orientamenti dell’arte italiana. Roma 1947-1989", a Mosca e Leningrado.
Nel 1997 Vince il “Premio Presidente della Repubblica”.
Fra il 1998 e il 2002 espone nella mostra "Forma 1 e i suoi artisti" a Praga, inaugura la personale "De Insana Geometria, Achille Perilli 1968 – 1998" ad Ancona, pubblica il secondo numero di "Metek, babbecedario allunatico illustrato", espone nella mostra "Forma 1 e i suoi artisti" nella Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma, pubblica il terzo numero di "Metek, babbecedario allunatico illustrato", espone nella mostra "Cross-roads Incroci" a Genazzano e nella mostra "Roma 1948 – 1959, Arte Cultura e Cronaca dal Neorealismo alla Dolce Vita" presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma e poi nella mostra "dal Futurismo all’Astrattismo" a Roma.
Nel 2003 inaugura la mostra "Achille Perilli Gli anni dell’ esperienza moderna" presso la Galleria Le Chances de l’art a Bolzano.
Espone alla mostra "La Galleria del Deposito: un’esperienza d’avanguardia nella Genova degli anni sessanta" nel Museo di arte contemporanea di Villa Croce a Genova, alla mostra "Pittura degli anni’50 in Italia" a Torino e alla mostra "Cinque maestri dell’astrattismo italiano del dopoguerra" a Termoli.
(Per ulteriori informazioni si rimanda al sito http://www.achilleperilli.com)

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