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Forma e materia: l'opera "Guardala" di Enrico Spadaro

Si chiama “Guardala” e in effetti è difficile smettere di farlo una volta che vi si posano gli occhi. 

Ha un potere magnetico l’opera realizzata a spatola dal giovane artista siciliano Enrico Spadaro che rivisita La ragazza col turbante (più noto come La ragazza con l’orecchino di perla) di Jan Vermeer.

Grazie ai materiali utilizzati e alla tecnica artistica appresa dal maestro Massimo Catalani, frutto di una continua sperimentazione, il risultato è originale e dona al ritratto un volume e una concretezza che ne fanno un racconto.

Marmo di Carrara, sabbia vulcanica dell’Etna, sali fotoluminescenti e pigmenti sono sapientemente miscelati e  caratterizzati da rilievi tattili, percepibili non solo visivamente, che donano tonalità all'opera, interamente realizzata su tavola di pioppo. 

Nella sua ricerca l’artista, attraverso la scelta della materia e l’uso della spatola,  offre la propria interpretazione di un volto di cui  si riesce a cogliere nel profondo l’intensità espressiva.

Proprio la scelta della materia,  con i  colori ottenuti mescolando il composto con pigmenti naturali, è parte integrante della sperimentazione dell’artista che cerca di scavare, letteralmente, sia fisicamente che figurativamente, all’interno delle figure proposte.

Per l’orecchino l’artista ha utilizzato sali fotoluminescenti, per esaltarne l'effetto nell’oscurità e ottenere un risultato singolare e imprevisto

In Galleria  è possibile ammirare l’opera dal vivo.

ispirato alla Ragazza con l'orecchino di perla di Jan Vermeer
Guardala di Enrico Spadaro

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