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Tiber

Presentata la Quadriennale d'Arte di Roma


Presentata la Quadriennale d’arte di Roma, la prima grande mostra in presenza del 2020: confermata l’apertura ad ottobre con un  format tutto italiano (anche se con uno sguardo rivolto comunque all’estero). 

I curatori Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, hanno infatti annunciato la prossima edizione della Quadriennale negli ampi spazi di Palazzo delle Esposizioni dal 29 ottobre 2020 fino al 17 gennaio 2021.

Il Presidente  Umberto Croppi ha così commentato nel corso della conferenza stampa:  “Nonostante l’età e l’esperienza maturata, oggi una provo una sottile emozione perché si sta realizzando un progetto che è stato fortemente messo in dubbio dalla emergenza che tutti noi stiamo vivendo e devo ringraziare molte persone per questo grande passo. La Quadriennale è riuscita a portare avanti il proprio mandato sempre, in qualsiasi periodo storico, e non poteva non fare lo stesso”. 

“Questa Quadriennale è diversa da tante altre per il suo iter e per le tempistiche”, ha commentato Franco Bernabé, oggi Presidente Onorario. “Si tratta di un progetto molto articolato grazie all’analisi del panorama artistico e l’indagine archivistica condotta, che hanno permesso di aguzzare lo sguardo sull’arte emergente. Attraverso i format Q-International e Q-Rated sono stati invitati a partecipare decine e decine di artisti giovani, i quali hanno dato lustro alla 


LE TEMATICHE DELLA MOSTRA

Il titolo della mostra è FUORI: “una mostra cucita su misura per la Quadriennale di Roma. I palazzi italiani non solo scrigni ma dispositivi di apertura socio-culturale. FUORI vuole portare dentro ciò che spesso non viene ammesso a palazzo (riprendendo metaforicamente quella distanza tra Potere e cittadinanza così ben descritta da Pier Paolo Pasolini). Con il desiderio di andare in profondità in tutti quegli ambiti che spesso sono messi a lato”, ha detto Stefano Collicelli Cagol. Un appello a uscire dall'autoreferenzialità che spesso contraddistingue  l’arte contemporanea per aprire verso pubblici e ambiti di produzione culturale differenti. 

“Ci siamo trovati di fronte ad una situazione che nessuno avrebbe potuto prevedere. Sarà da ripensare e organizzare la fruizione di opere che prevedono la proiezione di video o l’interazione del pubblico. Anche il progetto di allestimento stesso è stato messo a dura prova per fronteggiare in maniera idonea le esigenze imposte dal presente. E poi c’è tutta la questione che riguarda le arti performative, che risulta ancora un argomento di discussione. Mentre, per quanto riguarda come vivere questo periodo di rilancio dopo l’impasse, ci riflettevo poco fa insieme a Stefano, e pensavo a quanto alcune opere si possano leggere con un altro sguardo e quanto questo periodo ci abbia spinti e dato energia, soprattutto grazie agli artisti”, spiega Sarah Cosulich


GLI ARTISTI SELEZIONATI

300 opere e più di 40 artisti, una buona metà donne: ecco i numeri della Quadriennale. I nomi selezionati dai curatori segneranno un percorso alternativo nella lettura dell’arte italiana, dagli anni Sessanta ai giorni nostri con opere firmate da Alessandro Agudio, Micol Assaël, Irma Blank, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Sylvano Bussotti, Chiara Camoni, Lisetta Carmi, Guglielmo Castelli, Giuseppe Chiari, Isabella Costabile, Giulia Crispiani, Cuoghi Corsello, DAAR – Alessandro Petti – Sandi Hilal, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Bruna Esposito, Simone Forti, Anna Franceschini, Giuseppe Gabellone, Francesco Gennari, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Diego Gualandris, Petrit Halilaj and Alvaro Urbano, Norma Jeane, Luisa Lambri, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Raffaela Naldi Rossano, Valerio Nicolai, Alessandro Pessoli, Amedeo Polazzo, Cloti Ricciardi, Michele Rizzo, Cinzia Ruggeri, Salvo, Lydia Silvestri, Romeo Castellucci – Socìetas, Davide Stucchi, TOMBOYS DON’T CRY, Maurizio Vetrugno, Nanda Vigo, Zapruder. 

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