Roma e Milano preparano la riapertura, mentre a Firenze i musei civici restano chiusi.
Il Calendario e le regole le da rispettare per visite in tutta sicurezza.
I musei verso la riapertura ma con regole e calendari diversi di città in città. La data ufficiale indicata dal Governo è quella del 18 maggio ma essendo un lunedì, la riapertura effettiva di gallerie d’arte, musei e siti archeologici è prevista per il giorno successivo, martedì 19.
Le linee guida diramate dal Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza COVID-19, prevedono che i musei adottino le seguenti misure di sicurezza:
orari di apertura prolungati;
aperture serali;
obbligo di prenotazione biglietti online;
ingressi limitati in proporzione alle dimensioni delle sale;
obbligo di mascherina per i visitatori per tutto il tempo della visita, con percorsi a senso unico;
segnaletica chiara per uscita ed entrata;
sportelli informativi con le indicazioni per il distanziamento;
sanificazione giornaliera degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni;
dispenser di gel mani;
audioguide da evitare/sanificare una per una dopo l’utilizzo.
I siti hanno già attivato i protocolli sanitari per il personale addetto e predisposto le misure per accogliere i visitatori in sicurezza, dai termoscanner per misurare la temperatura all’ingresso, agli ingressi contingentati, passando per prenotazione online e mascherina obbligatorie.
I programmi per la riapertura dei musei di Roma
Accessi contingentati, biglietteria online e orari prolungati. Così dal 19 maggio riapriranno i Musei civici della Capitale.
"La Sovrintendenza capitolina ha predisposto un piano per gestire la riapertura e la fruibilità dei luoghi della cultura in totale sicurezza e secondo le prescrizioni del distanziamento sociale" ha dichiarato la presidente della Commissione Cultura Eleonora Guadagno.
L’accesso ai musei è possibile solo attraverso prenotazione obbligatoria e presentazione del biglietto acquistato online; per tutte le informazioni è possibile telefonare al numero 060608 e accedere a tutti gli strumenti di diffusione a disposizione: newsletter, social e sito web.
Resta il diritto di prevendita di un euro, ma la prenotazione è gratuita per i possessori della Mic card.
"Tutti i luoghi fisici - ha detto Guadagno - saranno dotati di barriere di plexiglass e di segnaletica sul pavimento per guidare il pubblico verso un corretto posizionamento fuori e dentro le sale ed evitare assembramenti. Per l'utilizzo dei termoscanner, se confermati, si opterà per quelli a muro per non gravare gli operatori dei musei di questo compito. Si porrà particolare attenzione alle modalità di smaltimento dei materiali monouso e alle ripetute e frequenti sanificazioni degli ambienti e dei servizi igienici. Per visite guidate verrà incentivato l'uso di videoguide attraverso le App dal proprio cellulare. Riguardo le guide esterne dovrebbero prevedere l'uso di audioguide le cui indicazioni devono ancora essere chiarite ai fini delle misure di sicurezza".
Nel piano di riapertura sono previsti orari prolungati per consentire il maggiore accesso possibile, pure nel contingentamento del flusso. Il Circo Massimo per esempio potrebbe essere aperto ai visitatori in orario serale. "Roma, con il suo patrimonio di beni storici, archeologici e artistici intende tutelare e garantire sia l'accesso della cittadinanza ai beni pubblici, che la salvaguardia della salute collettiva".
Il calendario di Milano
A Milano il piano di riapertura dei musei civici prevede che nei giorni 19, 20 e 21 maggio saranno aperti Musei del Castello Sforzesco, Museo di Storia Naturale, GAM (Galleria d’Arte Moderna), Acquario Civico, Casa Museo Boschi-Di Stefano. Nel weekend del 22-24 maggio apriranno Museo del Novecento, Museo Civico Archeologico, Palazzo Morando|Costume Moda Immagine, MUDEC|Museo delle Culture.
Palazzo Reale riaprirà al pubblico le sue sale il 28 maggio, dal giovedì alla domenica con Georges de la Tour, “Tuthankamon. Viaggio oltre le tenebre” e “Genius Loci” di Roberto Cotroneo.
Il Piano di riapertura sperimentale dei musei civici milanesi è stato presentato in Commissione Cultura/Turismo dall’assessore Filippo Del Corno e dal direttore Cultura Marco Minoja che hanno chiarito le modalità operative per garantire una ripresa delle attività in sicurezza.
“Cominciamo dal 18 maggio un percorso che conduce alla ripresa delle attività culturali, attraverso misure sperimentali che sono funzionali a un ritorno alla normalità della fruizione culturale nella nostra città – ha affermato l’assessore Del Corno –. Accoglieremo quindi proposte, suggerimenti e richieste che arriveranno dai visitatori o da altri soggetti e istituzioni culturali, e utilizzeremo gli spazi dei musei nei giorni di chiusura per attività didattiche e progetti dedicati ai bambini, da vivere in sicurezza. Intendiamo cogliere questa opportunità di sperimentazione – ha concluso l’assessore – anche per offrire una prospettiva nuova sulla modalità di fruizione delle collezioni museali, lontana da criteri di valutazione basati sui numeri e più vicina al valore della scoperta o della rilettura più intima e consapevole delle opere: un nuovo approccio che può essere fattore di crescita personale e collettivo”.
L’applicazione del Piano è subordinata all’esito positivo di tutte le verifiche tecniche relative a sanificazione e sicurezza degli ambienti e alla disponibilità dei presidi richiesti dalle autorità competenti in materia sanitaria. Nell’elaborazione del Piano si sono seguite le indicazioni contenute nel documento “Milano 2020. Strategia di adattamento. Documento aperto al contributo della città”, pubblicato il mese scorso, che individua una prima fase di contenimento post lockdown, caratterizzata da una progressiva ripresa delle attività. Le aperture saranno quindi contingentate in base alla diversa capienza dei musei e “a scacchiera” rispetto al territorio della città, in modo da coprire nell’arco di una settimana diversi distretti urbani e, al tempo stesso, favorire i servizi culturali “di prossimità” in coerenza con gli indirizzi del documento “Milano 2020”. Un altro criterio che ha guidato nell’elaborazione del Piano è stato quello di evitare che durante il weekend la presenza di visitatori contribuisse ad aumentare l’affluenza ai parchi cittadini, pertanto i musei che affacciano su parchi pubblici resteranno chiusi nel fine settimana.
All’interno di questa fase post lockdown si è dunque stabilita una prima settimana di avvio (dal 19 al 24 maggio) per testare strutture, servizi e piattaforme web necessarie all’attuazione del Piano.
Dal 26 maggio e fino a inizio estate (quindi fino al 21 giugno, a parità di quadro sanitario e normativo di riferimento), il Piano si consolida con il seguente calendario:
Lunedì i musei restano chiusi.
Martedì e mercoledì aperti GAM, Museo di Storia Naturale, Museo del Risorgimento, Acquario.
Giovedì aperti Musei del Castello Sforzesco, Casa Boschi-Di Stefano e Studio Museo Francesco Messina
Venerdì aperti Musei del Castello Sforzesco, Casa Boschi-Di Stefano, Studio Museo Francesco Messina e MUDEC
Sabato e domenica aperti Museo del Novecento, Palazzo Morando, Museo Archeologico, MUDEC
Per l’ingresso a tutti i musei civici è prevista la prenotazione sulla piattaforma web realizzata ad hoc dal concessionario per i servizi di biglietteria con l’indicazione della fascia oraria di preferenza e l’acquisto del biglietto online. La (sola) prenotazione è necessaria anche per i musei a ingresso gratuito (Casa Museo Boschi-Di Stefano, Studio Museo Francesco Messina, Museo del Risorgimento, Palazzo Morando|Costume Moda immagine).
A Firenze i musei civici non riapriranno
Lo ha affermato l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi con queste parole: “In questi giorni abbiamo raccolto le stime e le valutazioni dell'area tecnica di Palazzo Vecchio: un mese e mezzo di apertura parziale, solo nel weekend, di appena tre musei, costerebbe mezzo milione di euro. Sono soldi che non abbiamo e senza le rassicurazioni che abbiamo richiesto al Governo nelle ultime 5 settimane sul ristoro anche parziale della tassa di soggiorno non possiamo impegnare questa spesa”.
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